Il 12 novembre di ogni anno è stato scelto per celebrare in Sicilia la “Giornata in memoria delle vittime nelle miniere”. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha reso omaggio stamane a Caltanissetta alle centinaia di vittime nelle miniere. È andata in scena una cerimonia, assieme al sindaco della città, Roberto Gambino, svoltasi nel piccolo Cimitero dei “carusi” in occasione del 140° anniversario della tragedia di Gessolungo, quando nella miniera a seguito di un’esplosione ci furono 65 vittime (19 bambini e ragazzi fra gli 8 e i 16 anni). Presenti alla commemorazione anche i vertici della prefettura, delle autorità militari e alcune scolaresche. Musumeci ha annunciato che l’obiettivo del governo è quello di predisporre un Piano di recupero e valorizzazione delle miniere regionali dismesse. Il governatore, accompagnato dalla soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo, si è recato nella ex miniera Trabia-Tallarita per un importante recupero di archeologia industriale e farne “uno spazio museale moderno e suggestivo, per tenere vivo il ricordo di un’esperienza economica e sociale segnata, per oltre un secolo e mezzo, da un lungo calvario umano, ma anche da una preziosa attività industriale”.
“Abbiamo voluto accendere i riflettori su una delle pagine più vergognose della storia siciliana contemporanea, quella dello sfruttamento di tanti essere umani, giovani e meno giovani – ha detto Musumeci -. Una pagina sulla quale abbiamo tutti il dovere di promuovere la conoscenza, soprattutto fra i ragazzi della scuola, una pagina che ci insegna ad avere rispetto per gli altri, soprattutto per i più deboli, per gli emarginati, quelli che erano diventati pegno umano nelle mani di pochi, a fronte dell’indifferenza di tutti i governi che si sono alternati e hanno preferito volgere lo sguardo da un’altra parte”.